BENESSERE CARDIOVASCOLARE E FATTORI DI RISCHIO
Il Colesterolo è Amico o Nemico?
Siamo tutti consapevoli di quanto sia importante favorire una buona funzionalità dell’apparato circolatorio.
Proprio per questo risulta necessario monitorare in fase preventiva i principali fattori di rischio collegati al nostro benessere cardiovascolare.
Il primo è sicuramente l’età, in quanto invecchiando aumenta la possibilità che si verifichino danni al suddetto sistema.
Anche il sesso di appartenenza ha la sua valenza. Durante l’età fertile la donna è meno a rischio di sviluppare patologie del sistema cardiovascolare rispetto all’uomo, perché gli estrogeni rappresentano una protezione per l’endotelio vasale. Il testosterone invece ha un ruolo negativo sulla contrattilità del vaso. In menopausa, poiché la protezione degli estrogeni viene meno, il rischio per la donna si alza.
Se un altro fattore da non sottovalutare è l’ereditarietà e la predisposizione familiare, lo stile di vita risulta qualcosa di significativo. Alimentazione infiammatoria, stress, sovrappeso/obesità, dismetabolie, pressione alta, fumo, sedentarietà sono spesso correlati al quadro di Sindrome metabolica che si accosta ad un’elevata colesterolemia.
Al fine di sostenere l’apparato cardiocircolatorio è importante prendersi cura e preservare i piccoli vasi che a loro volta si immettono in vasi sempre più grandi, perché se i piccoli vasi diventano vulnerabili lo diventano anche quelli di maggior calibro. In particolare, si deve preservare la barriera endoteliale e le piccole valvole di connessione tra piccoli vasi, nonché mantenere un buon drenaggio del fluido interstiziale; poiché questo, insieme all’efficiente attività del sistema linfatico, evita il ristagno che danneggia la matrice extracellulare e in seguito i tessuti, compresi quelli vascolari.
In questo ambito il drenaggio e la depurazione vengono effettuati sia regolando l’equilibrio ematico dei lipidi, e attivando la circolazione linfatica, sia riducendo la flogosi che danneggia il tessuto vasale.
IL COLESTEROLO
Le arterie soffrono di indurimento e accumulo (eccesso di calcio che indurisce i tessuti, e di colesterolo). Per tale motivo nello scenario odierno emerge come principale problematica relativa al sistema cardiovascolare il colesterolo. Esso è una molecola organica facente parte dei lipidi o grassi e più in particolare degli steroli.
ESAMI DEL SANGUE E MARKER DI RIFERIMENTO
Osservando gli esami del sangue è importante verificare la presenza di marcatori dell’infiammazione come ad esempio una VES alta oppure indicatori che si rifanno ad un’alterazione della coagulazione ematica quali fattori di coagulazione, Vitamina K e D-dimero.
Se è raccomandato monitorare il livello dei grassi nel sangue risulta invece indispensabile il non verificarsi dei fenomeni di infiammazione delle pareti vasali e l’ossidazione delle lipoproteine LDL.
L’approccio medico allopatico si concentra sulla rilevazione del livello di colesterolo totale nel sangue (colesterolemia totale) individuando un livello sopra il quale la persona sarebbe a rischio circa la formazione della placca aterosclerotica che funge da possibile ostruzione dei vasi con riduzione/blocco della circolazione del sangue e conseguente infarto del miocardio, ictus, ischemia, ecc. Non soli il marker della colesterolemia totale non risulta primario ma quasi ogni anno viene modificato a ribasso dalle società professionali in modo tale che sempre più persone possono essere catalogate come malate e quindi sottoponibili a trattamento farmacologico. Vi è per caso un leggero conflitto di interessi dell’industria farmaceutica che inficia la correttezza e la neutralità di una scienza che dovrebbe essere seria e affidabile? A voi la sentenza perché quella di chi scrive è sicuramente intuibile.
Quello che risulta invece importante è valutare il rapporto quantitativo tra HDL ed LDL. Quest’ultime sono Lipoproteine ossia aggregati di grassi e proteine che fungono da trasportatori del colesterolo nel sangue. Le HDL conosciute erroneamente come colesterolo buono, sono lipoproteine che portano il colesterolo dal sangue al fegato dove sarà coniugato a bile e, attraverso la cistifellea, immesso nell’intestino ed eliminato tramite le feci. Le LDL, erroneamente chiamate colesterolo cattivo, hanno invece funzione di trasportare il colesterolo dal fegato e in generale dai tessuti al sangue. Quindi il colesterolo è uno solo e le lipoproteine che ne gestiscono il trasporto devono trovarsi in un giusto rapporto per mantenere l’equilibrio funzionale all’organismo.
ALIMENTAZIONE APPROPRIATA
Il colesterolo viene prodotto 80% a livello endogeno dal corpo stesso e 20% introdotto dall’esterno attraverso alimentazione. Di conseguenza curare l’alimentazione per equilibrare il livello di colesterolo risulta importante ma non primario. Le principali azioni da intraprendere a livello nutrizionale non sono la riduzione dei tanti demonizzati grassi ma degli zuccheri ed in particolare degli zuccheri semplici. Infatti se gli unici grassi da evitare sono quelli trans e idrogenati (margarine vegetali, oli raffinati industriali, ecc.) tutti i prodotti contenenti zuccheri semplici quali in particolare farinacei raffinati (zucchero, pane e pasta con farina 00, dolci, pizze, focacce, ecc.) provocando innalzamento di insulina attivano l’enzima chiave che porta alla formazione di colesterolo all’interno dell’organismo: HMG-CoA-reduttasi. E’ quindi l’aumento dell’insulinemia indotto da zucchero e derivati che fa alzare il colesterolo. Dobbiamo invece lasciare in pace le uova che sono, come scientificamente dimostrato, un alimento pieno di nutrienti ed ininfluente sui livelli di colesterolo. Preoccupiamoci dei cosiddetti cibi light non contenenti grassi ma spesso pieni di zuccheri. Le fibre presenti nelle verdure, legumi e frutta secca sono invece alimenti che abbassano i livelli di colesterolo perché fungono da nutrimento per i nostri batteri intestinali che produrranno acidi grassi a catena corta (acido propionico, lattico ed acetico) i quali andranno ad inibire l’enzima HMG-CoA-Reduttasi e di conseguenza la produzione del colesterolo stesso. L’enzima produttore del colesterolo è anche stimolato dallo stress perché per far fronte a situazioni stressogene abbiamo bisogno di un maggior quantitativo di cortisolo che per essere formato necessita del colesterolo stesso che fa parte dei suoi componenti.
FARMACI PER IL COLESTEROLO
La risposta dell’approccio medico allopatico al problema colesterolo sono i farmaci conosciuti come statine, i quali pur andando a bloccare l’attività dell’enzima HMG-CoA-reduttasi con un effetto di riduzione del colesterolo che sembra scientificamente non rilevante portano a diversi effetti collaterali: minor capacità di risposta allo stress, riduzione della massa muscolare e ossea, della capacità metabolica, del desiderio sessuale e della fertilità, avanzamento verso il diabete, miopatia (dolore muscolare), rabdomiolisi (lesione tessuto muscolare scheletrico), cataratta, ecc. Questo è possibile perché il drastico abbassamento di colesterolo va ad influenzare negativamente le sostanze delle quali il colesterolo stesso è precursore: vitamina D, cortisolo, estrogeno, testosterone, Coenzima Q10, steroidi anabolizzanti, succhi biliari, guaine mieliniche, membrane cellulari. Anche i nuovi prodotti farmacologici PCSK9, anticorpi monoclonali che interagiscono con i recettori epatici del colesterolo, si sono mostrati poco efficaci e portatori di diversi effetti collaterali.
Se quindi il colesterolo esercita molte funzioni positive, la sua presenza in giuste quantità ha un senso che va oltre la visione miope di chi vorrebbe ridurlo drasticamente ad ogni costo contrastando l”intelligenza corporea che invece lo sta producendo per necessità fisiologiche nel quadro di perfezione donataci dal nostro creatore.
INTEGRATORI NATURALI PER IL COLESTEROLO
Tuttavia, qualora per uno stile di vita errato la forbice tra HDL e LDL risulta elevata con eccesiva presenza di queste ultime e carenza importante delle prime a livello sanguigno, la Naturopatia offre un’adeguata integrazione naturale a supporto:
Cromo Picolinato: ipoglicemizzante, migliora metabolismo degli zuccheri a livello del fegato abbassando colesterolo totale e LDL
Fibra di Psilio: prebiotico per batteri intestinali che tramite formazione di acidi grassi a catena corta abbassano livelli di colesterolo
Olivo Macerato Glicerinato: regola il metabolismo riducendo LDL ed aumentando HDL
Cicoria: azione simile a fibre di Psilio attraverso inulina
Semi di Lino, Salmone, Krill, Merluzzo: tramite apporto di Omega 3
Lecitina di Soia: per componenti colina e inositolo che mantengono i livelli di colesterolo e trigliceridi nella norma
Cardo Mariano, Carciofo, Tarassaco, Guggul: depurativi del fegato
Pleurotus e Auricularia: funghi medicinali con azione sul metabolismo e pulizia vasale
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